Messa Crismale 2024 – Annuncio nomine Vicari

 

Il criterio dell’assumere degli impegni nella vita della Chiesa è quella del servizio, per donarsi. Ogni autorità, ogni ruolo, a partire dal Vescovo è per lavare i piedi, per servire.

Titoli onorifici, vesti, allontanano dal Vangelo, non sono il Vangelo. Proprio dal Vangelo capiamo che non sono importanti i titoli. Il titolo importante è “fratelli”. Il Vangelo parla di “fratelli”.

Il titolo più bello è quello che dà il Signore che chiama “amici”, “amico”.

Nella chiesa si assumono servizi, anche la parola “ministero” dice proprio questo.

Ecco allora alcune scelte per la vita della diocesi che vorrei condividere questa sera, in questo momento particolarmente significativo.

Se il criterio fosse quello di accontentare aspirazioni personali, o attese di una comunità, sono certo che rimarrete delusi. Se il criterio è invece quello del servire, del donarsi, allora questa è la missione che viene offerta per chi è scelto, al di là di quelli che possono essere anche i limiti personali e le particolarità di ciascuno, anche quelli di chi viene scelto, perché si cercherà di servire.

Tutto questo senza individualismi e personalismi, ma in un gioco di squadra, di gruppi, perché questo è il criterio della sinodalità. Cioè non è questione di chi comanda alla tavola del Signore: l’unico Maestro è lui.

Non c’è uno più importante degli altri, tanto meno il Vescovo, anche lui è chiamato insieme agli altri a servire, per servire. Quella del Signore è una tavola alla quale si fa spazio a tutti coloro che vogliono sinceramente servire il Vangelo.

Allora in questa luce vorrei condividere alcune scelte, attenzione: alcune non tutte. Sono solo alcune scelte in un cammino che parte, ne seguiranno altre.

Non riguardano posti da occupare ma servizi da condividere. La logica che ho cercato di utilizzare non è quella di sostituire le persone, ma di creare una comunità di cammino, un gruppo di persone. Ognuna di esse avrà altri collaboratori, dei gruppi di lavoro, squadre in una condivisione da far crescere e costruire.

Con un orizzonte temporale che dirò fra poco, si tratta innanzitutto dei vicari.

I vari ambiti o settori in cui sono suddivisi gli uffici della curia e gli uffici pastorali saranno tre.

Il primo ambito è quello dell’annuncio della fede: generare, educare, accompagnare la fede delle persone nei diversi stadi e stati di vita; che si articolerà in una serie di sotto-sezioni riguardanti l’annuncio e la celebrazione, la formazione, i percorsi personali e comunitari nei diversi stati di vita.

Un secondo ambito è quello della testimonianza della vita cristiana, che comprende le sottosezioni della testimonianza nella vita sociale, della carità, della missione, del dialogo ecumenico e interreligioso.

Il terzo ambito è quello dei Servizi Generali di cui fanno parte gli uffici della Curia, per il servizio giuridico, l’economato, tutela minori, comunicazioni sociali, beni culturali, eccetera.

Il Vicario generale è un compito che ha una sua totalità e nello stesso tempo seguirà più da vicino l’ambito dei Servizi Generali.

Ho chiamato a questo ufficio Don Mauro Bucciero.

Come vicario episcopale che coordinerà il primo settore pastorale ho chiamato Don Andrea Domanski.

Oggi non sono in grado di indicare il vicario episcopale che coordinerà l’ambito della testimonianza nei vari settori sociali, carità, missione.

Designo un terzo vicario episcopale per l’amministrazione economica e per la valorizzazione e l’utilizzo del patrimonio immobiliare nella persona di Don Antonio Tamponi.

L’inizio di questi servizi, queste nomine entreranno in funzione a Pentecoste. Fino ad allora le responsabilità sono quelle attuali e quindi il vicario generale fino ad allora è Don Andrea Raffatellu.